Sicurezza sul lavoro, la relazione di Enrico Stasi al convegno Federperiti (Confedertecnica)

by | 1 Mar, 2016

Enrico Stasi, segretario nazionale di Confedertecnica e consigliere di Federperiti, ha rivolto – nel suo discorso al dibattito su “Percezione del rischio e Cultura della sicurezza” del 25 febbraio, alle porte di Roma – grande attenzione al tema della necessità di un approccio globale alla sicurezza sul lavoro, senza cedere agli allarmismi.
“Bisogna continuare con impegno e perseveranza per la tutela della salute e sicurezza sul lavoro, senza mai abbassare la guardia. La domanda che ci si deve porre è: per rendere migliorare la sicurezza, quali strategie si possono seguire per salvaguardare la salute e la sicurezza dei dipendenti?

Una risposta assoluta non è facile da trovare, ma qualche ragionamento può essere affrontato: l`innovazione tecnologica e delle filosofie del management hanno giocato negli ultimi anni un ruolo fondamentale per abbattere il fenomeno infortunistico, tale condizione è stata possibile  con l’introduzione dei modelli organizzativi e gestionali, noti come Sistemi di Gestione della Sicurezza sul Lavoro (SGSL).

Il tema della sicurezza e nello specifico quello della sicurezza sul lavoro, riguarda la percezione che si ha del pericolo, il suo rapporto con l’azione,  in relazione ai rischi connessi all’esecuzione di tali azioni, riguarda quindi innanzitutto i modi di lavorare, di approcciarsi al lavoro, riguarda la cultura, la permeabilità, la disponibilità, l’attenzione, la prudenza di ogni singolo lavoratore.

A volte il problema sembra ridursi al fatto di avere o non avere messo il dipendente nelle condizioni di svolgere un lavoro in sicurezza, garantendogli condizioni adeguate e sicure.

L’obiettivo di fondo, deve essere quello di arrivare a conoscere ed approfondire i meccanismi di pensiero e di azione dell’individuo per comprenderne i punti di vulnerabilità e poter in tal modo agire su questi aspetti specifici per un’azione che sia quanto più incisiva ed efficace possibile.

Affrontare queste criticità esclusivamente, nell’ottica “tecnica” come mero adempimento agli obblighi formali legislativi diventa riduttivo, privo di utilità. Il modus operandi, deve diventare la struttura sulla quale il mondo del lavoro  deve costruire consapevolmente un sistema attento e responsabile di tutela della salute e sicurezza sul lavoro”.